Cosa insegna Dubai

Cosa significa ospitare per sei mesi un’Expo? Una risposta significativa ce la dà TripAdvisor, il sito di viaggi e soggiorni. Certo non è la Bibbia, però si tratta di inquadrare il risultato di questo sondaggio nei numeri che l’Esposizione emiratina sta producendo. Dubai è in testa alla classifica delle destinazioni più popolari per le vacanze, davanti a Londra, Cancun, Bali, Creta e anche Roma. Seguono Cabo San Lucas in Messico, Istanbul in Turchia, Parigi e Hurghada in Egitto. In cima a tutte Dubai. E volete sapere perché? Semplice: “Unisce modernità e storia, avventura con intrattenimento”. Una vacanza a Dubai consente di “guardare uno show all’Opera, vedere l’intera città dal Burj Khalifa, spendere un pomeriggio in giro per la città vecchia di Dubai Creek, cercando spezie nel suq – spiega TripAdvisor -. Se sei interessato a qualcosa di eccitante come un viaggio su un pallone aerostatico oppure un giro tra le dune nel deserto, oppure lanciarti da un aereo sulle fantasmagorico insediamento a forma di Palma. Tutte queste sono alcune delle esperienze che si possono fare a Dubai”.

I giornali locali hanno ovviamente esaltato questo riconoscimento, avendo cura di accoppiarlo a due altre caratteristiche di cui vantarsi: misure di prevenzione e sistemi aeroportuali. Quasi il 99% della popolazione è vaccinata, vengono richiesti tamponi molecolari ogni 72 o 48 ore per entrare o partecipare a quasi tutte le attività, con test economici e a volte gratuiti. Quanto all’aeroporto internazionale di Dubai, prima della pandemia ha registrato tre milioni e mezzo di turisti. E dal primo ottobre scorso, giorno d’apertura dell’Expo, l’afflusso è stato continuo. Tutto questo per dire cosa potrebbe comportare per Roma l’assegnazione del 2030 e quali suggerimenti vengono da questo sondaggio di TripAdvisor: non vanno trascurate le attività a prima vista secondarie (mongolfiera, gita nel deserto, paracadutismo), banali (la città vecchia con i negozietti di spezie) o scontate (panorama dal grattacielo più alto al mondo). Roma, con la sua storia di 2750 anni di civiltà, potrebbe proporre ben altro. Ma non dovrà trascurare che gli eventuali turisti-vacanzieri saranno attratti – oltre che dall’Esposizione – anche da luoghi, situazioni, svaghi, avventure, cibo e shopping ancora da inventare e modulare sul gusto di gente diversa da noi. Che, tanto per fare un esempio, assisterebbe volentieri alle corse delle bighe al Circo Massimo, andrebbe sul Tevere fino a Ostia Antica o a Marino per “le fontane che danno vino”…

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