Gli ispettori Expo a Roma nei giorni di festa!

Un altro “Natale di Roma”? La Città Eterna potrebbe cominciare a risorgere per l’ennesima volta proprio il 21 aprile prossimo, quando si concluderanno – con quella nella capitale – le missioni conoscitive del Bureau International des Expositions (BIE). Sono state infatti stabilite le date per le valutazioni dal vivo dei progetti che le nazioni candidate hanno presentato per organizzare l’Expo 2030. Eccole:

  • In Arabia Saudita (per Riyad) dal 6 al 10 marzo
  • In Ucraina (per Odessa) dal 20 al 24 marzo.
  • Nella Repubblica di Corea (per Busan) dal 3 al 7 aprile
  • In Italia (per Roma) dal 17 al 21 aprile.

E l’ultimo giorno di tutte queste visite e ispezioni coinciderà con una serie di spettacolari manifestazioni per il 2776mo anno dalla fondazione di Roma, con la città addobbata, tutti i musei gratuiti, rievocazioni storiche in costume, feste di piazza e un clima di allegria che sicuramente influenzerà i componenti della missione (composta da uno dei vicepresidenti del BIE, dai delegati degli stati membri e del segretario generale). Costoro avranno il compito di esaminare e confermare la fattibilità dei progetti espositivi dettagliati nei fascicoli di domanda inviati al BIE. Questa fase di valutazione, tappa necessaria per la selezione di una candidatura, comprende anche presentazioni dettagliate e scambi con i leader politici e altri soggetti interessati. Sulla base dei fascicoli di candidatura, ciascuna missione di inchiesta studierà in particolare le motivazioni alla base delle candidature, l’attrattiva del tema proposto, il sito prescelto e i suoi piani di riuso dopo l’Expo, i livelli di impegno e supporto a livello locale e nazionale, le previsioni di partecipazione nonché il piano finanziario. Le conclusioni delle missioni di inchiesta saranno esaminate dal comitato esecutivo del BIE nel maggio 2023, che poi trasmetterà all’assemblea generale le candidature ritenute fattibili e percorribili. 

Nel novembre 2023, durante la 173ma assemblea generale del BIE, gli stati membri eleggeranno il ​​paese ospitante dell’Expo 2030 secondo la regola “uno Stato, un voto“. Le International Exhibitions sono eventi unici e ineguagliabili, luoghi di incontro tra nazioni, che invitano a esplorare un tema universale in modo partecipativo e coinvolgente. Organizzate ogni cinque anni e per un periodo massimo di sei mesi, accolgono decine di milioni di visitatori, consentono ai paesi di costruire padiglioni straordinari e di trasformare nel lungo termine la città ospitante. L’ultima Esposizione Universale si è svolta a Dubai, dal 1 ottobre 2021 al 31 marzo 2022, negli Emirati Arabi Uniti, e ha accolto 24 milioni di visitatori. La prossima si terrà nel ‘25 a Osaka, in Giappone, sul tema “Progettare la società del futuro. Immaginare la nostra vita di domani”. Nel 2030 potrebbe svolgersi a Roma. Sempre che riuscissimo a battere la concorrenza saudita, particolarmente agguerrita. Gli sceicchi si sono proposti per organizzare anche, nello stesso periodo, i campionati mondiali di calcio. Come “ambasciatore” hanno assunto Ronaldo a un miliardo l’anno: tanto per capire la smisurata capacità di spesa che gli sceicchi sono in grado di destinare ai loro progetti…

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *