Gli USA si schierano con Roma nella corsa Expo

Una presa di posizione, quella di John Biden a favore di RomExpo, che potrebbe ribaltare le bilancia. Gli Stati Uniti accolgono favorevolmente la candidatura dell’Italia a ospitare l’Esposizione universale nel 2030 a Roma, riconoscendo l’opportunità di utilizzare l’evento come piattaforma inclusiva per trovare soluzioni condivise a sfide comuni. E’ scritto proprio così nella nota diffusa dalla Casa Bianca dopo l’incontro fra il presidente Usa, Joe Biden, e la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a Washington.

L’annuncio di Biden è destinato a sconvolgere i pronostici e avrà ripercussioni non solo per l’Esposizione universale del 2030, ma anche per gli schieramenti internazionali. Assecondare la candidatura dell’Italia vuol dire contrastare frontalmente quella dell’Arabia Saudita. I cui regnanti già cantavano vittoria, sicuri dei 120 voti sui 179 disponibili e che tutti gli stati membri saranno chiamati a esprimere alla fine di novembre. Una scelta di campo davvero inaspettata, almeno nei termini ufficiali con cui è stata annunciata e scandita. E questo impegno va posto in relazione con quello del presidente Macron che da mesi va sbandierando che la Francia è a favore di Ryad perché il voto “fa parte di un pacchetto più ampio” (armamenti in cambio di petrodollari, per dirla fuori dai denti).

Gli Usa stanno dalla nostra parte. Porteranno un solo voto, ovvio. Ma potrebbero trascinarsi dietro tanti altri paesi incerti o per nulla convinti delle promesse saudite.

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