I bronzi di Riace all’Expo?

Certo, proporlo adesso sarebbe intempestivo. Ma intanto si potrebbe fare un sondaggio per capire se l’idea non verrà clamorosamente ostacolata al momento giusto. Quale idea? Portare a Roma, soltanto per i sei mesi dell’Esposizione Universale 2030, i bronzi di Riace.Gli organizzatori dell’Expo potrebbero sondare il MaRc (Museo archeologico Reggio Calabria che li ospita), la Regione Calabria, il ministro della Cultura Dario Franceschini…Si tratta di trovare un accordo e garantire controfferte allettanti: economiche, turistiche, sociali. È chiaro che per Reggio la presenza delle due statue costituisce un richiamo turistico rilevante: si parla di circa 300 mila visitatori l’anno e di un incasso pre-pandemia di 750 mila euro. Se la candidatura di Roma fosse premiata e se dieci centesimi di ogni biglietto di ingresso all’Expo fossero destinati al MaRc, la quota-Bronzi sarebbe di circa tre milioni di euro. Che per sei mesi di “privazione” sarebbero, sotto il profilo contabile, una bella ricompensa.

Passiamo alla parte turistica. Nel salone speciale climatizzato che dovrebbe accogliere le statue dei due leggendari guerrieri, ogni visitatore avrebbe una brochure su Reggio, Magna Grecia e Calabria, con inviti e buoni-sconto speciali proprio per i sei mesi (primavera-estate) dell’Esposizione. Anche qui un “risarcimento” di tutto rispetto al quale potrebbe aggiungersi una ospitalità particolare della Regione nel Padiglione Italia.E il sociale? Il “sacrificio” semestrale dei Bronzi può essere ripagato con alcuni provvedimenti da concordare, ma sicuramente fattibili: i maggiori incassi ovvieranno alla cronica mancanza di personale al Museo (sotto organico di 30 unità); e pure all’eventuale riduzione degli utili di hotel, ristoranti, bar ed esercizi comunque coinvolti nell’operazione e capaci di dimostrare la variazione subita sulla base dei bilanci di fine anno.La scoperta dei Bronzi risale proprio a cinquant’anni fa. E a Firenze, dopo il restauro, furono mostrati per la prima volta al pubblico: in sei mesi andò ad ammirarli oltre un milione di visitatori. Il successo si ripetè al Quirinale, con un “tutto esaurito” in ogni giorno delle due settimane di esposizione. E nel 2030 i due inestimabili Bronzi di Riace, già dichiarati dall’Unesco “patrimonio dell’Umanità”, potrebbero avere a RomExpo il record assoluto di visite e propagandare nel mondo intero – come mai avvenuto finora – le meraviglie di tutta la Calabria.

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