Expo di Dubai in difficoltà per piogge intense. La prima pioggia è caduta proprio nella notte dell’ultimo dell’anno. Molti dei festeggiamenti in corso all’Expo sono stati sospesi. È che il clima a Dubai è prevalentemente secco, lo stato arabo è attrezzato per la prolungata siccità al punto di avere sempre pronti gli speciali cannoni che provocano brevi piogge. Un acquazzone improvviso è raro, ma si tratta di brevi momenti, come – sembrava – a Capodanno. Le avvisaglie che qualcosa stia cambiando anche in questa città costruita sulla sabbia del deserto, ci sono tutte: il cielo è rimasto nuvoloso e non promette niente di buono.
Il Padiglione Italia, poi, risente di questa situazione più degli altri perché non ha porte né pareti: la chiusura è assicurata da un sistema di corde ricavate da materiali riciclabili che hanno il compito di rinfrescare gli ambienti interni (e ci riescono benissimo, sbalordendo i visitatori che, in tutti gli altri padiglioni, subiscono gli sbalzi termici tra la temperatura esterna e il fresco, a volte eccessivo, dell’interno). Ma se piove per tre giorni di seguito? Mercoledì sono previsti fino a 7 millimetri di pioggia che, per Dubai, equivalgono a un’alluvione. La particolare struttura del nostro impianto, alto 27 metri, è tale che la pioggia dal tetto finisce per riversarsi un po’ anche dentro i locali più in basso. Tutti i nostri ragazzi volontari sono stati mobilitati per risolvere le inevitabili difficoltà. Pronti all’evenienza e pure ottimisti. Perché? “Beh, il nostro tetto – rispondono – è formato da tre scafi rovesciati. Alle brutte…”
Negli Emirati arabi in tre giorni è piovuto come un anno e mezzo. In media le precipitazioni in un anno raggiungono i 100 millimetri. Nella zona di Jumeirah, uno dei centri di Dubai, sono caduti 49,5 millimetri di pioggia. E 50 km più a sud, dove si trova il gigantesco Solar Park, quasi il triplo, 141,8 mm. Purtroppo, l’ondata di maltempo non è ancora finita. I meteorologi del Centro nazionale prevedono ulteriori piogge intense accompagnate da fulmini, tuoni e persino grandine lunedì e martedì, quando ci saranno ulteriori forti piogge, in particolare intorno ad Al Ain, una delle città più calde della terra (registrati 52 gradi).