La prima Expo? A Londra 170 anni fa

I grandi progressi dell’industria e della tecnologia dell’epoca caratterizzarono la Grande Esposizione, che si svolse a Londra dal primo maggio all’11 ottobre 1851. Fu ideata per mostrare innanzi tutto il livello raggiunto dalle fabbriche  britanniche; e poi, per educare il pubblico al progresso tecnico di una “rivoluzione industriale” che vide nel principe Alberto, marito e consorte della regina Vittoria, uno degli artefici dell’evento che attirò 25 nazioni e oltre sei milioni di visitatori.  

La manifestazione fu ospitata al Crystal Palace, una grandiosa struttura in ferro e vetro appositamente voluta in Hyde Park dal comitato, che scelse il progetto (economico e smontabile) preferendolo ad altre 200 proposte. Lunga 563 metri e larga 124, occupava 92 mila metri quadrati e, grazie a elementi prefabbricati, fu realizzata in pochi mesi. L’area poteva godere di molta luminosità per l’utilizzo di 300 mila vetri, tutti delle stesse dimensioni. L’Expo rappresentò mirabilmente i cambiamenti sociali in atto sull’onda di invenzioni, nuove idee e prodotti che meravigliarono la tanta gente che accorse a visitarla, anche per via di un ammodernamento della rete ferroviaria che facilitò gli spostamenti della popolazione britannica. Il prezzo ridotto nei “giorni dello scellino” consentì la partecipazione anche della classe operaia, spinta alla grande kermesse dagli stessi sindacati. I pacchetti turistici riservati alle associazioni di categoria attirarono a Londra visitatori da ogni parte dell’Inghilterra.

I 17 mila espositori misero in mostra centomila oggetti moderni raggruppati in quattro grandi settori: materie prime, macchinari, manufatti e belle arti (incluse architettura e scultura, ma non dipinti). Furono installati per la prima volta gabinetti pubblici e utilizzarli costava un centesimo. Nacque allora l’espressione tipicamente inglese (“to spend a penny”) per dire che si sta andando al bagno. Tra le novità più ammirate c’erano le ultime locomotive, le macchine che trasformavano in tessuto il cotone grezzo, la pressa idraulica, uno strumento  tipografico capace di stampare cinquemila copie in un’ora soltanto, le fotografie stereo, i nuovi utilizzi della gomma vulcanizzata, l’inchiostro tangibile per non vedenti…I francesi si fecero ammirare per il savoir-faire artigianale del paese, tra cui seta di Lione, porcellana di Sèvres e smalto di Limoges. Il Cristal Palace fu smontato e ricostruito a sud di Londra e venne a lungo utilizzato come sala da concerto, museo e giardino botanico. Un incendio lo distrusse per sempre nel 1936.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *