Nuova compagnia aerea per 40 milioni di visitatori a Expo Riyad

Expo 2030 a Roma o a Riyad? Lo sapremo fra otto mesi, ma intanto i sauditi continuano a mettere sul tavolo da gioco le loro briscole. E stavolta hanno calato proprio un asso di denari: la creazione di una nuova compagnia aerea, un vettore ufficiale del Regno che collegherà la capitale con oltre cento destinazioni in tutto il mondo. Una obiezione che veniva sussurrata per contrastare la candidatura saudita riguardava la difficoltà di far giungere all’Expo 40 milioni di visitatori (tanti saranno nei loro calcoli; Roma invece punterebbe a ospitarne 30 milioni). Adesso è chiaro come tanta gente dovrebbe affluire nella metropoli da ogni parte del mondo.

La nuova azienda statale acquisterà aeromobili moderni, dotati della tecnologia più recente e adotterà pratiche di sostenibilità e sicurezza di livello mondiali. Riyad Air inaugurerà una nuova era per l’industria dei viaggi e dell’aviazione a livello globale e offrirà ai turisti di tutto il mondo l’opportunità di visitare le attrazioni culturali e naturali dell’Arabia Saudita. Lo strategico hub potrà sfruttare la posizione geografica fra i tre continenti di Asia, Africa ed Europa, consentendo così a Riyad di diventare una porta d’accesso al mondo e una destinazione globale per i trasporti, il commercio e il turismo. La compagnia aerea aggiungerà 20 miliardi di dollari alla crescita del PIL non petrolifero e creerà più di 200.000 posti di lavoro diretti e indiretti.

Può Fiumicino contrastare, senza nemmeno un vettore nazionale, questa posizione di forza? Gli arabi hanno addirittura pubblicato la lista dei paesi che hanno già garantito il loro appoggio alla candidatura di Riyad: 60 capi di stato hanno sottoscritto l’impegno, in testa la Francia con Cina e Cuba subito dopo. La scelta verrà fatta il prossimo novembre con la regola-base “ogni nazione un voto”. E l’Italia, su quanti voti sicuri può contare oggi?

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