Olimpiadi 2028, i trasporti a Los Angeles

Come si sta preparando Los Angeles alle Olimpiadi del 2028? Un evento di quelli – come le Expo – che portano la città che l’organizza al centro del mondo. La metropoli californiana conta venti milioni di persone e vede nei Giochi olimpici una grande occasione per l’immagine, gli affari, lo sviluppo. E anche per la soluzione di un traffico cittadino penalizzato dall’estensione e dai relativi intasamenti che le grandi arterie cittadine non hanno risolto: è stato calcolato che gli automobilisti, per ogni mezz’ora trascorsa al volante, 18 minuti li passano bloccati nel traffico. Un incubo. Che noi cittadini romani possiamo dire di conoscere abbastanza. E che i sei mesi di una eventuale Esposizione nel 2030 potrebbero aggravare.

Los Angeles ha individuato da tempo nella costruzione di nuove nuove linee della metropolitana la soluzione di questo fondamentale problema. I lavori sono cominciati quasi otto anni fa e dovrebbero completarsi nel ‘27, grazie a un investimento complessivo che sfiora i dieci miliardi di dollari. “Tutti questi progetti – ha dichiarato Ara J. Najarian, presidente di LA Metro – avranno un impatto enorme in termini di trasformazione della città e renderanno i trasporti all’interno della contea di Los Angeles più rapidi e più efficienti. Inoltre le linee indicate permetteranno di creare connessioni strategiche con le linee esistenti dei bus locali e con le ferrovie regionali, favorendo così i trasporti verso il lavoro, la scuola e altre destinazioni importanti per la città”.

E Roma? Considerando che Los Angeles si è mossa con un anticipo di otto anni, la nostra Città Eterna in teoria sarebbe già in grave ritardo. C’é da osservare giustamente che l’assegnazione dell’Expo 2030 ci sarà soltanto nel prossimo novembre; ma forse si dovrebbe già mettere mano a qualche progetto che non fosse soltanto il prolungamento delle nostre due linee del settore sud-orientale. Andrebbe rivisto e studiato l’intero sistema dei trasporti e non solo quello del percorso che porterà al quadrante di Tor Vergata. Le metropolitane nell’Urbe sono insufficienti e malandate: di sicuro, non sarebbero in grado fra sei anni di sopportare l’urto supplementare dei trenta milioni dei visitatori previsti. A meno che i nostri governanti non pensino che all’Expo di Tor Vergata ci si potrà andare in macchina…

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