Osaka ‘25, i tedeschi fanno “Wa!”

Noi siamo ancora al concorso per il progetto, la Germania ha già presentato rendering e mascotte. La partecipazione italiana all’Esposizione universale di Osaka ‘25 ha il passo corto, mancano due anni esatti e forse sarebbe il caso di accelerare un po’ i tempi. I tedeschi hanno sbalordito gli organizzatori inventandosi un’espressione (“WA”) che racchiude, esemplifica e concentra il senso della loro partecipazione. E averlo fatto per primi condizionerà molto gli altri progetti di padiglioni, perché adesso c’è il rischio di “restare indietro”, spiazzati da un’idea che sposta in avanti la visione dell’Expo.

WA” sta subito a significare sbalordimento, si può tradurre in “Wow”, noi diremmo”Oh!”. La scritta smisurata campeggia su un insieme di costruzioni rotonde (“wa” in tedesco si può intendere anche “cerchio”) che vogliono dimostrare “armonia” (“wa” nella filosofia zen) e ricordare infine che il primo nome del Giappone fu appunto “Wa”. Insomma, non un colpo di genio, ma una scelta ragionata e sensata, che illustra lo spirito e l’inventiva con cui la Germania sta affrontando la kermesse internazionale. Ad accompagnare i visitatori nel loro percorso saranno le Circolari, “le nostre simpatiche mascotte”. Sul sito informativo del padiglione figurano tutte le novità e le iniziative in programma, i riferimenti alla sostenibilità del progetto, le date dell’intenso programma culturale. E noi? Sul sito ufficiale della Farnesina si legge che “il 5 aprile è stata lanciata la procedura di gara internazionale per la progettazione e la costruzione del Padiglione italiano che sorgerà nel sito di Expo 2025 Osaka, che si aprirà in Giappone il 13 aprile per concludersi il 13 ottobre…”

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