
È uno dei padiglioni più grandi del settore e si trova al confine ovest del grande anello di legno che circonderà l’Expo. Ma è un punto estremamente strategico perché è praticamente accanto a uno degli ingressi principali. A Osaka ‘25 l’Italia avrà l’opportunità di mostrare subito ai 28 milioni di visitatori previsti cos’è il nostro paese, la storia, la cultura, la genialità che dicono ci contraddistingua.
Tenere ben presenti le molteplici novità concettuali dell’Expo giapponese sarà di estrema importanza per impostare Roma 2030 (sempre che sia la Città Eterna a essere prescelta, lo sapremo fra un anno). Di sicuro, il programma di casa nostra si presenta molto più complicato di quello in corso a Osaka. Dove per l’Expo é stata individuata una grande isola artificiale sorta negli anni fuori dal grande porto scaricando rifiuti. In pratica, viene utilizzato un immenso immondezzaio all’estrema periferia della metropoli e in mezzo al mare. E l’Esposizione non avrà vincoli di sorta.
A Roma invece si vuole trasformare un intero quadrante della città, quello a sud est, costruendo collegamenti, itinerari verdi, trasformando i quartieri degradati in zone più vivibili, utilizzando poi le strutture che dovrebbero sorgere all’interno dell’Esposizione come hub culturali, sociali e sanitari.
Un’impresa gigantesca, sicuramente meritevole, ma che oggi – sinceramente – appare una scommessa davvero al limite. Però l’Urbe ha saputo risorgere tante volte nei suoi 2.775 anni di vita ed è proprio questo in fin dei conti lo spirito che sottintende la sfida alle altre nazioni concorrenti: dall’impero ai lanzichenecchi, dal Medio Evo al Rinascimento, dai Papa re alla Repubblica, la Città Eterna resta la più bella del mondo e sarà capace di trasformare il degrado in vivibilità. Restano da trasformare i cittadini, in gran parte delusi, fatalisti e rassegnati al sempre più diffuso malessere urbano. Forse è questa la partita più difficile da vincere: inculcare in tutti i romani civismo, partecipazione e rispetto. Riuscirci in meno di otto anni?