Riyadh sulle maglie della Roma?

“Al cuore Ramon, devi colpire al cuore!”. La famosa frase dell’epico duello che conclude “Per un pugno di dollari”, capolavoro western di Sergio Leone, può titolare l’ultimo affronto che i regnanti sauditi potevano fare per vincere la battaglia contro Roma nell’assegnazione dell’Expo 2030: andare all’assalto della squadra di calcio giallorossa!

La compagine di Mourinho è alla ricerca dello sponsor principale da portare sul petto. Attualmente c’è la sigla storica SPQR (vale a dire, “In nome del Senato e del popolo romano”, espressione che indica da duemila anni la città di Roma nel suo complesso, come governo e come popolo sovrano). Una sigla che piace a tutti ma che, ovviamente, non porta contributi nelle asfittiche casse della società. E si parla di decine e decine di milioni, dal momento che la Roma figura nella top ten delle società europee più seguite e quotate. 

Ebbene, al posto di SPQR, sul petto dei giocatori potrebbe spuntare RIYADH. La capitale del regno saudita, punta a essere prescelta il 28 novembre come sede dell’Expo 2030 in una corsa proprio contro Roma. Uno smacco epocale, altro che Forche Caudine! Ma l’Arabia sta puntando da molto tempo sullo sport, in particolare sul calcio, per rilanciare la propria immagine nel mondo. Ronaldo, Mancini allenatore della nostra Nazionale, la Supercoppa, l’ipotesi di final four in loco per aggiudicare lo scudetto. E poi, Formula 1, Giochi invernali asiatici, il grande golf e il tennis. A suon di petrodollari i regnanti convincono un po’ tutti.

Adesso il Fondo d’investimento sovrano ha messo nel mirino la squadra della Capitale. Dal 2018 al 2021, sul petto dei giallorossi campeggiò Qatar airways, grazie a un accordo triennale per 36 milioni di euro. Ma adesso RIyadH ha messo sul piatto un’offerta di 40 milioni l’anno per pubblicizzare l’ente del turismo o la nascente compagnia aerea. Già il mese scorso (come abbiamo riferito nel nostro sito), gli arabi avevano “violato” la Città Eterna venendo a svolgere una settimana saudIta alla Casina Valadier, uno dei simboli del Pincio. Adesso ci provano con la “Magica”.

Sindaco e Comitato promotore per l’Expo a Roma sono in subbuglio. I tifosi un po’ meno: pur di rivedere primeggiare i loro colori sono disposti a “sacrificare” un’Esposizione Universale dall’esito che ormai è quasi scontato. “Massì…”, dicono gli appassionati della Curva Sud, “abbiamo avuto il Qatar, possiamo pure avere RIyadH. L’importante è mettere in ordine i bilanci e rilanciare la squadra…”

A questo punto, torna in ballo la costruzione del nuovo stadio a Pietralata. I Friedkin, proprietari della squadra, potrebbero usare la sponsorizzazione come “arma di pressione” nei confronti del Campidoglio. Che a sua volta potrebbe far capire che tutti i permessi edilizi e di viabilità potrebbero ritardare all’infinito se poi a giocare nello stadio fosse un undici targato Riyadh. Basta aspettare la fine di novembre. L’assegnazione dell’Expo ai Sauditi metterà a tacere ogni polemica.

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